Come noi anche gli animali soffrono di problemi dentali e del cavo orale come: tartaro, gengivite, stomatite, neoformazioni, ecc.
Una cattiva igiene orale, può portare a gengiviti con accumulo di placca e tartaro, la cui presenza determina alitosi, difficoltà nella masticazione, caduta dei denti, formazione di fistole oronasali, ecc.
L’utilizzo giornaliero, di un piccolo spazzolino da denti, più facilmente praticabile per il cane, consente di rimuovere meccanicamente l’accumulo di placca, ritardando l’insorgenza del tartaro. Ma anche l’alimentazione per ovvi motivi svolge un ruolo fondamentale per la salute della bocca dei nostri animali.
Il Pet Food sia secco e sia a patè, ha ridotto nei cani e nei gatti l’uso dei denti carnassiali premolari e molari , adatti a a strappare la carne come avveniva in passato, secondo natura, per tutti i carnivori.
Questo tipo di masticazione completa, apportava benefici simili all’azione di un filo interdentale. Invece, l’accumulo di cibo tra i denti e la presenza di saliva acida da reflusso gastrico, causato da un lento svuotamento dello stomaco per la presenza di cibo secco che ristagna , favorisce l’accumulo di abbondante tartaro batterico, che attraverso il sangue e la linfa, si deposita negli organi principalmente nel rene e nelle valvole cardiache !
Col passare del tempo questi depositi di batteri provocano nefriti e endocarditi (infiammazione del muscolo e delle valvole cardiache ).
Un altro fattore di rischio per contrarre determinate patologie, è rappresentato dal fatto che durante la visita veterinaria, la bocca non viene accuratamente esaminata , specie nel gatto a cui è difficilmente esplorabile la parte posteriore (premolari e molari).
Se necessario, basterebbe una leggera sedazione con antidoto per ispezionare correttamente, tutte le arcate dentarie fino in fondo , faringe e cripte tonsillari.
Spesso infatti sfuggono alla visita tante lesioni dentali che se trascurate possono evolvere in pulpiti (infiammazioni del nervo sito nella radice dentaria), paradontiti , forme patologiche che
spesso degenerano in neoplasie.
Stomatite Plasmocellulare Gatto:
La bocca ad un primo superficiale esame visivo, puo’ sembrare apparentemente sana, perchè il dente si presenta integro esternamente, ma può non esserlo la radice nascosta sotto la gengiva , infatti non di rado, capita che andando a sondare con specilli o radiografie si notano erosioni delle radici e zone ipersensibili e doloranti che impediscono all’animale di masticare bene ingoiando il cibo intero.
Una scorretta masticazione provoca quindi difficoltà digestive, ristagno di cibo e disbiosi intestinale con alterazione della parete gastro-intestinale. Quando si riscontrano problemi a denti e gengive bisogna indagare sulla funzionalità renale e intestinale, infatti quadri di intolleranza alimentare e patologie del tratto gastroenterico (IBD ,disbiosi intestinali ,enteropatie croniche) si accompagnano a infiammazioni alle gengive dovute ad alti valori di azotemia che bruciano sia le mucose buccali e sia le pareti intestinali e dello stomaco.
Altre cause di gengiviti possono essere l’accumulo di metalli pesanti , e infezioni virali e batteriche da tartaro .
Tra i sintomi di patologie del cavo orale , cani e gatti, mostrano difficoltà nel mangiare spostando di lato il capo durante la masticazione altri salivano abbondantemente oppure si avvicinano al cibo e non mangiano per paura di sentire dolore .
Specie nei gatto i problemi dei denti sono nascosti al disotto della gengiva dove si evidenziano pulpiti ed erosioni delle radici per esaminare bene questo denti si deve valutare bene il colletto dentario (limite tra dente e gengiva ) dove spesso è presente, sanguinamento e proliferazione di tessuto con presenza di di fori o cavità .
Questi denti devono essere asportati con urgenza altrimenti l’infezione progredisce attraverso i seni .
Non sono rari i casi di crisi epilettiche, dovute ad infezioni dentarie : infiammandosi i seni mascellari, la flogosi si estende ai turbinati causando una meningite con attacchi epilettici.
E’ inutile somministrare antibiotici a tappeto senza asportare i denti malati e bonificare il cavo orale , anche perchè germi e batteri ingeriti, producono disbiosi intestinali con diarrea e gastriti .
Spesso si fa uso di fans per ridurre dolore e infiammazione alla bocca, ma questi risolvono temporaneamente perche’ finito l’effetto analgesico si ripresenta il problema, inoltre i fans nel tempo, vanno ad abbattere ancora di piu’ l’immunità cellulare e la funzionalità renale gia pregiudicata in questi pazienti.
Il dubbio che si manifesta quando bisogna intervenire su un animale anziano per visitare o operare sulla bocca è il rischio della sedazione o dell’anestesia. Il consiglio è di valutare bene le condizioni generali di salute, di preparare il paziente con una terapia a base di rimedi naturali, mirata ad affrontare l’anestesia e quando ci si trova di fronte a cani o gatti, nefropatici e/o cardiopatici , l’organismo va sostenuto con antiossidanti nutraceutici terapia drenante e disintossicante la bocca va trattata con fitoterapici , argento colloidale,argilla verde ventilata ,zeolite soprattutto cercando di lavare la bocca dopo mangiato per evitare le fermentazioni acide da residui di cibo.
Occorre anche migliorare l’attivita’ intestinale con prebiotici e probiotici, succo d’aloe, detossificare e alleggerire il lavoro del fegato con macerati glicerici e prodotti omotossicologici di drenaggio. Nei pazienti ad alto rischio anestesiologico più tranquilli e collaborativi, si può procedere alla pulizia dei denti con la detartrase (apparecchi ad ultrasuoni per l’asportazione del tartaro ) , anche con un blando sedativo senza dover intubare l’animale con anestesia gassosa.Trascurare lesioni del cavo orale può aprire la strada all’insorgenza di tumori molto difficili da trattare, che pregiudicano in poco tempo lo stato generale e che oggi a causa di un alto livello di inquinamento ambientale e di uno stile di vita errato, sono in un aumento preoccupante.
E’ opportuno non trascurare la cura di denti e gengive dei nostri animali, attraverso visite periodiche e approfondimenti diagnostici, se necessari.
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