Per il quarto anno consecutivo l’amministrazione comunale di Pollena Trocchia, retta dal sindaco Francesco Pinto, in accordo con l’Ordine degli Psicologi della Campania, ospita la Settimana per il Benessere Psicologico. L’iniziativa farà tappa a Pollena Trocchia lunedì 18 novembre: quest’anno protagonisti della settimana per il Benessere psicologico saranno gli alunni dell’istituto comprensivo Donizetti. Il tema scelto dal gruppo di lavoro presieduto da Maria Fragliasso, vicepresidente dell’Associazione Anatolia, è infatti quello del bullismo: gli esperti mirano alla prevenzione della problematica della violenza tra adolescenti puntando a formare adulti capaci di riconoscere in tempo utile potenziali bulli e potenziali vittime. Altro tema della giornata sarà fare il punto rispetto all’istituzione dello Psicologo del Territorio: lo scorso anno gli psicologi hanno infatti proposto la legge ad iniziativa popolare e 22mila cittadini hanno sottoscritto l’istanza che il Consiglio regionale ha approvato rendendo normativa. L’appuntamento è per il giorno 18 novembre, dunque, a partire dalle ore 17.30 presso il plesso “Viviani” in via Fusco.
Aprirà i lavori il sindaco Francesco Pinto; seguiranno gli interventi del dirigente scolastico, Angela Rosauro, e del presidente dell’Ordine degli Psicologi, Raffaele Felaco. “Siamo felici perché anche quest’anno ospiteremo la settimana del benessere psicologico, un’iniziativa che dà alla comunità la possibilità di conoscere in tutte le sue sfaccettature la figura dello psicologo”, dice il sindaco Francesco Pinto. “Arriviamo a questo appuntamento con uno spirito di rinnovato ottimismo dal momento che un anno fa su tutto il territorio c’è stato un grande impegno per la raccolta firme finalizzata alla richiesta di una legge sull’istituzione dello Psicologo del Territorio, istanza che nell’estate scorsa la Regione Campania ha accolto e reso normativa”, continua il primo cittadino. “I temi che verranno affrontati quest’anno ci stanno particolarmente a cuore perché riguardano i ragazzi e infatti abbiamo potuto coinvolgere nell’iniziativa la scuola, per noi punto cardine di formazione della società”, conclude Pinto.
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